Gentili Clienti,

come sapete il trattamento di fine rapporto (TFR) accantonato in azienda, secondo le previsioni dell’art. 2120 comma 4 del Codice Civile, con esclusione della quota maturata nell’anno, deve essere assoggettato a rivalutazione al 31 dicembre di ogni anno.

La rivalutazione è effettuata su base composta, calcolata con applicazione di un tasso dell’1,5% in misura fissa e del 75% dell’incremento annuo dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati accertato dall’ISTAT.

Inoltre, la rivalutazione è soggetta a un’imposta sostitutiva del 17%, che va versata con modello F24 il 16 dicembre con tributo 1712 e il 16 febbraio dell’anno successivo con tributo 1713.

Quanto ciò premesso non costituisce una novità rispetto agli anni precedenti, quello che varia e su cui vogliamo attirare la vostra attenzione è il fatto che da alcuni mesi l’inflazione sta avendo un andamento al rialzo.

Questo ha portato l’indice di rivalutazione ad ottobre 2022 al 9,018362%.

Tale indice di rivalutazione, porterà un notevole incremento dei costi per le imprese perché si troveranno a dover rivalutare a fine anno il TFR, depositato in azienda, in maniera consistente.

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